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2 febbraio 2014

Preparare il curriculum per le agenzie di animazione.

“Trovare un lavoro al giorno d’oggi non è così facile”
Questa frase è ovunque: la sentiamo al TG, nei servizi televisivi, la leggiamo sui giornali, nelle statistiche, ne parliamo al bar. Siamo abituati a questa situazione, così abituati che quando inviamo cinquanta curriculum e non ci risponde nessuno, ci sembra normale e non mettiamo nemmeno in discussione la nostra "responsabilità" per la mancata risposta. Attenzione, non dico che c’è lavoro e non siamo bravi a trovarlo, ma certamente ci sono opportunità che non riusciamo a cogliere a causa di questa "abitudine alla crisi" alla quale ci hanno portato molti media.
Gli studi sulla Comunicazione affermano che la nostra efficacia può sensibilmente cambiare se cominciamo a prendere coscienza della nostra “responsabilità”.

curriculum vitae animatore turistico

Cosa significa?
Significa che se continuo a pensare di non trovare lavoro per via di una causa esterna, non potrò fare nulla per cambiare la situazione, mentre se mi metto in discussione e rivedo i fattori sui quali posso agire, potrò ragionevolmente cogliere qualche opportunità in più.
Come?
Partiamo dall'inizio: quando un’azienda pubblica un’offerta di lavoro, analizza le proprie necessità e scrive un annuncio specifico con le caratteristiche della figura ricercata.
Ora leggete il vostro curriculum.
Ci sono tutte le vostre generalità? Ci sono tutte le vostre caratteristiche? Ci sono tutte le vostre esperienze lavorative, le vostre qualifiche e le vostre referenze? Ottimo. C’è troppa roba.
Il selezionatore medio legge solo la prima facciata del vostro curriculum, il che significa che se non lo avete convinto subito, la vostra candidatura finisce nel mucchio della carta da riciclo.
Sono cattiva? No, mi sono occupata di selezione del personale.
Mi capita spessissimo di leggere curriculum incompleti, troppo lunghi, poco coerenti con l’offerta, scritti a caso e altrettanto spesso mi verrebbe voglia di chiamare il candidato e spiegargli che se avesse scritto la propria presentazione in un altro modo, probabilmente lo avrebbero chiamato molte ditte e che, con le caratteristiche che ha, non dovrebbe essere disoccupato. Poi ragiono, penso che mi prenderei dei xxffanxxxi e non lo faccio.
Quindi, ho pensato di scrivere un post, in modo da diffondere il più possibile le "istruzioni" che io stessa ho sperimentato. Si, perché prima di tutto, ho provato sulla mia pelle l’efficacia di questo metodo. In passato, ho spedito centinaia di curriculum a vuoto e non capivo perché, con tutte le esperienze che avevo, non venivo convocata ai colloqui.
Poi, un giorno, un amico esperto ha letto il mio CV e mi ha fatto notare che se mi candidavo per una posizione commerciale era perfettamente inutile scrivere che avevo fatto la baby-sitter ed era invece fondamentale scrivere che avevo fatto la hostess. La situazione è cambiata dal giorno dopo, fermo restando che mi sono incavolata tantissimo perché pensavo “Facile per te, un lavoro ce l’hai”. Se lo state pensando anche voi… è normale, ma, fidatevi, il modo corretto per ottenere qualcosa è "copiare" il metodo di qualcuno che "ce l’ha fatta".
A proposito di metodo... nei prossimi post parlerò di come inserire nel CV:

  • le informazioni di base ed il percorso scolastico (seconda puntata)
  • la vostra foto e l'esperienza lavorativa (terza puntata
  • le informazioni chiave che il selezionatore di un'agenzia vuole vedere (ultima puntata)