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1 agosto 2013

Perché NON lavorare come animatore turistico (prima puntata).

La prima volta che direte a qualcuno “Voglio un lavoro stagionale come animatore turistico” potreste trovarvi davanti a due tipi di reazioni :
  1. "Figataaaa, bella zio, fai troppo bene, devi troppo fare la stagione te" (reazione degli under 25)
  2. "Sei fuori?!?  Ma vai via tutta l’estate? Ma dove vai? Ma torni? Ma poi d’inverno? Ma poi se non ti pagano? Ma poi…" (reazione degli over 25)
Fondamentalmente queste sono le reazioni. Entusiasmo a palla o scetticismo cronico. Entrambe comprensibili, considerato che parliamo di un settore praticamente alieno per la maggior parte della gente comune. Vista da fuori, l'animazione turistica può apparire come il paese dei balocchi o come una trappola mortale.
In verità, non è nessuno dei due. L'animazione turistica è (o dovrebbe essere) un settore lavorativo come tutti gli altri, con le sue regole, le sue possibilità, i suoi pro e i suoi contro.
Per qualche motivo, invece, diventa un mondo a parte, comprensibile ed interpretabile solo da coloro che lo vivono ogni giorno, una specie di realtà a sé, con i suoi usi e costumi, i suoi linguaggi, le sue emozioni, come 'fare il militare' o 'la gente della notte', con il risultato che 'da fuori' non viene del tutto compreso, dà l’idea di essere oscuro e poco ortodosso, con ritmi strani e riti bizzarri.
Un esempio su tutti : succede spesso che quando cerchi di raccontare un aneddoto divertente o emozionante che ti è capitato 'in stagione' a qualcuno che è 'a casa', la reazione di quest’ultimo sia piuttosto freddina, come se stessi parlando un’altra lingua, come se la scala di valori fosse differente, come se facessi parte di un altro mondo.

E infatti.

Ma prima di addentrarci in questioni filosofiche sull'appartenenza al 'Mondo degli animatori turistici' vediamo quali sono le obiezioni che vi saranno presentate per mettervi in guardia e/o scongiurare la vostra partenza :
  1. E’ un lavoro stagionale, quindi non avrai un reddito fisso garantito per tutto l’anno.
  2. Se fai questo lavoro, devi sempre spostarti in giro per il mondo.
  3. In un lavoro stagionale non c’è possibilità di carriera.
  4. Le agenzie di animazione non sono serie e non pagano. Non fanno neanche i contratti. Ti mettono a dormire in uno scantinato buio con le blatte. Ti paghi il viaggio e le divise. E se ti fai male, non hai l’assicurazione.
Apperò. Ce ne sono di cose da dire in merito… ma, per non bloccarvi tutta la giornata davanti al computer, vi smonterò le obiezioni 'a puntate'. Quindi vi do appuntamento al prossimo post con la 'demolizione controllata' della prima. Resistete, lo pubblico domani…

perchè non lavorare come animatore